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HORTUS VEGETABILIS

Aggiornamento: 11 ott 2023

Hortus Vegetabilis è una mostra fotografica del contadino-fotografo Osea Pennati e promossa dal progetto Permacultura in Brianza, che sarà esposta ad Agliate Community dal 16 al 29 ottobre con partecipazione libera sabato e domenica dalle 10 alle 18 e con prenotazione da lunedì a venerdì.

Per info e prenotazioni: info@agliatecommunity.it | 333 2969362


Racconta Osea Pennati, il contadino - fotografo:

"Quando, nel 2011, scelsi di dedicarmi all’agricoltura dando inizio all’Azienda Agricola Cascina Rancate – frazione di Casatenovo (Lecco), non c’era nemmeno la terra dove mettere le mani.

O meglio, la terra c’era: un intero versante terrazzato, ma che non era coltivabile perché decenni di incuria lo avevano reso un roveto inaccessibile.

Assistendo al suo lento ma inesorabile degrado tra l’infanzia e l’adolescenza, mi si è palesato uno degli effetti avversi più facilmente visibili del modello agricolo industriale: l’abbandono dei cosiddetti terreni marginali.

Intuivo che non era una cosa buona, ma non sapevo perché.

Più avanti ho capito che in agricoltura tutto è collegato e, se un modello agricolo scarta i territori che non si prestano alla meccanizzazione su vasta scala, ne ignora il valore potenziale e toglie opportunità a persone che li potrebbero lavorare.

Di fronte a tale mancanza di cura verso la terra e le persone, che si riflette a molti livelli con l’inquinamento ambientale e del cibo, il dissesto idrogeologico, l’impoverimento dell’economia e delle comunità, ho sentito necessario provare a fare qualcosa che andasse in controtendenza. Non volevo essere coinvolto in un modello viziato da materialismo e riduzionismo.

Nel nostro piccolo, con quello che si aveva a disposizione, come azienda agricola familiare abbiamo iniziato tagliando rovi e boscaglia, restituendo valore e bellezza innanzitutto al luogo fisico che avevamo immaginato di coltivare.

Oggi, grazie all’aiuto insostituibile dei famigliari e dei parenti più vicini, insieme raccogliamo ortaggi dove prima crescevano spine, lavoriamo secondo il metodo bio facendo a meno di prodotti di sintesi conservando così la fertilità del suolo; facciamo conoscenza con le persone che in cascina o al mercato acquistano i nostri prodotti, rispettiamo i tempi naturali e godiamo della bellezza delle stagioni."


Scrive Franco Arminio*: “ … Abbiamo bisogno di contadini, di poeti, gente che sa fare il pane, che ama gli alberi e riconosce il vento. Più che l’anno della crescita, ci vorrebbe l’anno dell’attenzione. Attenzione a chi cade, al sole che nasce e che muore, ai ragazzi che crescono, attenzione anche a un semplice lampione, a un muro scrostato. Oggi essere rivoluzionari significa togliere più che aggiungere, rallentare più che accelerare, significa dare valore al silenzio, al buio, alla luce, alla fragilità, alla dolcezza. Da: Cedi la strada agli alberi (Chiarelettere editore, 2017)

*Franco Arminio è poeta, scrittore, regista e direttore artistico del Festival della paesologia “La luna e i calanchi”, giunto alla tredicesima edizione e che ha luogo ad Aliano in provincia di Matera coniugando arte e ambiente in uno scenario mozzafiato.





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